
Hey amici, special guest del nostro blog è Manuel Gentile… ecco la sua pazzissima avventura in Australia: dalla vita cittadina di Sydney alle cipolle in farm, da Jarvis Bay all’Isola di Vanuatu, il couchsurfing, il padrone di casa assassino e la bella di Hong Kong!
Ciao a tutti, mi chiamo Manuel, sono un ex informatico 25enne ed ho iniziato la mia esperienza ben 2 anni prima di metter piede downunder, raccogliendo informazioni in rete, decidendo di virare all’ultimo su Londra per arrivare in Oz con un inglese migliore. Là ottenni il mio Working Holiday Visa e atterrai a Sydney ad un anno esatto dall’arrivo a Londra. Chiamatela scaramanzia se volete. L’inizio dell’esperienza era “programmata” con 2 ragazzi conosciuti su internet e dopo aver terminato tutta la parte burocratica iniziale, trovammo una tripla ad Ultimo (dietro Central Station) in nemmeno 3 ore che eravamo su Gumtree, a 4 giorni dal nostro arrivo. Nonostante sapevo che a metà dicembre i team erano già formati, speravo di trovare qualcosa facendo l’RSA, l’RCG e un corso da barista.
Niente da fare. Con l’anno nuovo trovo lavoro in un’agenzia che aiuta gli italiani ad emigrare, anche grazie alla mia presenza da moderatore sulla community. Resto con loro due mesi nei quali mi occupo di traduzioni e parte sistemistica e di contenuti. Allo scadere del contratto dell’appartamento a febbraio per risparmiare tempo e denaro mi ero trasferito a Paramatta in una casa con famiglia cinese, uomo egiziano e donna thailandese avanti con l’età. Con loro mi son trovato benissimo e ho visto un concerto all’Opera House. Un giorno leggo un annuncio di un ragazzo che vendeva la macchina su faccialibro, gli chiedo informazioni e su due piedi gliela compro, 4 giorni dopo ero in strada verso ad Adelaide in cerca di farm con un’amica conosciuta a Sydney.
Siamo arrivati in un caravan park a Virginia e in dieci giorni abbiamo trovato lavoro in una fabbrica che impacchetta cipolle e patate. Da un giorno all’altro ho iniziato a sollevare bag, crate e box di cipolle dai 5 ai 20 kg. Io, che sono un cucciolo d’uomo alto un metro e ottantavogliadicrescere (leggasi 1.60m) quasi privo di muscolatura, un inferno dunque. Dopo un mese e mezzo in campeggio e con l’arrivo delle piogge abbiamo trovato casa a Blakeview. Le economie e le amicizie aumentavano e il sabato sera era quasi sempre a ballare con la compagnia italiana, francese e cinese.
A maggio io e la mia amica andiamo a Melbourne facendo la Great Ocean Road e poi ci separiamo in quanto voglio finire sti benedetti 88 giorni per il rinnovo del visto working holiday. Ma 3 mesi non bastano, ne faccio 4. Con un amico decidiamo di far una crociera tra Nuova Caledonia e Vanuatu e visitare Jervis Bay, Canberra e facendo couchsurfing sulle Blue Mountain a partire da fine luglio. 3 settimane prima della partenza accade ciò che non auguro a nessuno. Il landlord ubriaco mi parla con un tono arrogante ed estrae e ritrae più volte il suo coltellino dalla fodera. Non dormo la notte e la mattina dopo mi ritrovo in una nuova casa, con 9 cinesi che non parlano quasi inglese. Ricordo come fosse ieri l’ultimo giorno di lavoro, il supervisor una volta finita la mia area mi chiede: “Ti va di..”, non gli lascio il tempo di finire che concludo con “andare a casa perché è il mio ultimo giorno di lavoro? SI”, mi sorride e mi lascia uscire. Dopo 4 mesi faticosi ma fantastici allo stesso tempo ero libero di non alzarmi alle 4 o 5 per andare a lavoro e potevo far tardi la sera, nonostante le ultime settimane mi concedevo più uscite perché vicino alla city. In crociera vedo posti magnifici che non mi ero mai nemmeno immaginato.
Al ritorno a Sydney, vendo la macchina (leggasi rottamo) e di andar ad Hong Kong a trovare la mia ex coinquilina cinese. Bellissima. Avevo già deciso di tornare in Italia per fine agosto, 3 mesi prima della scadenza del visto, ma non perchè volevo lasciar l’Australia, non sia mai! ma per approfittare della bassa stagione delle gelaterie e di trovare qualcuno che mi insegni in modo da poter tornare in Oz con delle buone skill e far di tutto pur di rimanerci tutta la vita. La parte delle farm è stata l’esperienza più bella della mia vita. Ma ripercorrerei tutta la mia avventura australiana dall’inizio alla fine altre miliardi di volte.
Seguite Manuel nelle sue avventure intorno al mondo sul suo blog.