Ospite del blog di Dreamin’Australia è Morena Ancora: “Quando torni da un viaggio non sei mai la stessa persona che è partita“
Scelsi l’ Australia forse perché avevo proprio bisogno di andare il piu’ lontano possibile, avevo voglia di mettermi in discussione e poi perché tramite testimonianze dirette di ragazzi che erano stati lì si erano trovati bene. Ma il mio grande obiettivo era migliorare ancora di piu’ il mio inglese! Quindi la prima cosa che feci fu richiedere il Working Holiday Visa.
Cosa ti ha spinto a partire e scegliere l’Australia? Cosa facevi in Italia?
Mi chiamo Morena, ho 27 anni e vivo a Roma. Prima di partire per l’Australia la mia vita ruotava intorno al mio lavoro, ho lavorato come commessa in vari negozi di lusso in via Condotti che si trova al centro di Roma, rincorrendo la mia forte passione per la moda e conciliando la vocazione per le lingue, che questo mondo mi aveva aperto. Quel mondo mi ha sempre affascinato, cosicché ero sempre disponibile e curiosa di imparare nuove cose e soprattutto passavo così tanto tempo a lavoro che ogni festa, compleanno o cene con la mia famiglia non ero presente o arrivavo sempre in ritardo.
Il mio lavoro, come tanti altri lavori in Italia, a causa dei contratti di lavoro temporanei non mi garantivano una stabilità e sicurezza che mi permettessero di fare progetti a lungo termine, come quello di acquistare una macchina, una casa o organizzare un viaggio.
La ragione che innescò in me qualcosa fu la crisi che l’azienda per cui lavoravo stava attraversando. Decisi perciò di lasciare il mio lavoro prima che fossero loro a mandare via me, e decisi di partire per l’ Australia.
Scelsi l’ Australia forse perché avevo proprio bisogno di andare il piu’ lontano possibile, avevo voglia di mettermi in discussione e poi perché tramite testimonianze dirette di ragazzi che erano stati lì si erano trovati bene. Ma il mio grande obiettivo era migliorare ancora di piu’ il mio inglese! Quindi la prima cosa che feci fu richiedere il Working Holiday Visa.
Com’è stato il primo periodo in Australia?
A differenza dei backpackers che come me sono arrivati in Australia, onestamente devo ammettere che sono stata fortunata nel primo periodo, perché contattai dei lontani parenti che abitavano nella Mornington Peninsula nel Victoria, che mi offrirono un lavoro temporaneo e alloggio nella loro caffetteria.
Partii il 26 Ottobre del 2018 dall’Italia e appena misi piede in Australia iniziai a lavorare da loro come lavapiatti e kitchen hand. Successivamente trovai lavoro come cameriera in un ristorante italiano sempre a Mornington e non avendo mai avuto esperienza in hospitality sono partita da 0.
Inizialmente ricordo che non avevo molto tempo libero, le mie giornate erano caratterizzate da lavoro, spesa al supermercato e lunghe passeggiate al mare. Non fu un periodo facile inizialmente, soprattutto con la lingua perché lo slang australiano era incomprensibile nonostante in Italia nel mio lavoro praticavo la lingua e poi perché molti italiani che lavoravano con me anziché aiutarmi o incoraggiarmi, mi deridevano quando facevo qualche errore. Trascorsi quasi 4 mesi decisi di partire per un viaggio con la mia coinquilina Selenia e andammo prima a Sydney e poi a Bali.
Sydney mi colpì tantissimo ma Bali fu un viaggio stupendo perché conobbi una cultura diversa , feci delle escursioni in mezzo alla vegetazione e passai intere giornate a bordo piscina di stupendi resorts ma una delle esperienze piu’ belle della mia vita fu l’ altalena dalle cascate di Tegenungan, provai un misto di sensazioni, prima di salire ero spaventatissima, dopo non volevo piu’ scendere.
Raccontaci della tua esperienza in farm
Al ritorno dal mio viaggio partii per il Queensland per andare a lavorare nelle farm. Precisamente ad Ayr un paese sperduto vicino Townsville. Trovai una farm di meloni in cui i lavori erano molteplici, dal ripulire i campi da plastica, erbacce ed arbusti al “sorting” , cioè dividere i meloni buoni da quelli non buoni davanti a un nastro in movimento. La mia vita per circa 3 fu caratterizzata da sveglia all’alba, freddo rigido al mattino, caldo torrido al pomeriggio, maglie fluo e scarponi, compagnia di serpenti che uscivano fuori con il caldo, ragni, opossum e altre strane forme di vita mai incontrate in vita mia. Vi lascio immaginare le condizioni in cui vivevo e cucinavo!
Hai studiato Inglese in Australia?
Terminati i miei 88 giorni in farm mi trasferii a Brisbane, dove presi casa con delle ragazze cilene, mi iscrissi a una scuola d’ inglese grazie all’aiuto di MariaClara e trovai anche un lavoro come cameriera in un grazioso ristorante a Paddington. Quello che cercavo a Brisbane era sicuramente un po’ di pace e tranquillità ma soprattutto la voglia di mettere in pratica il mio inglese perché nel corso della mia avventura avevo incontrato troppi italiani. Soprattutto in farm dove cercai di isolarmi avvicinandomi ai sudamericani dato che parlo anche spagnolo ma era come se cercassi una conferma da qualcuno che mi dicesse : Si! Morena il tuo inglese è buono!
Frequentare la English Unlimited fu una delle più grandi soddisfazioni della mia vita, piu delle farm, incontrai Mick, un professore fantastico che a fine corso alla consegna dei diplomi mi scrisse delle parole bellissime. In quel momento capii che la mia esperienza in Australia era terminata, avevo raggiunto il mio obiettivo.
Qual è il tuo consiglio per chi volesse fare un’esperienza in Australia?
Il consiglio che voglio dare ai ragazzi è che se continuiamo a fare le stesse cose non possiamo pretendere che lo cose cambino, il cambiamento deve partire da noi stessi. E’ proprio quando pensi di affrontare qualcosa che supera di gran lunga le tue capacità, le tua fantasia, le tue possibilità che scopri una parte sconosciuta e importantissima.
La cosa piu’ brutta è aver incontrato italiani che anziché darmi consigli o aiutarmi mi buttassero giu’ quando loro sono le stesse persone come me che appena arrivate in Australia hanno incontrato i stessi problemi, anzi molti nemmeno parlavano una parola d’ inglese a differenza mia. Non avendo mai lavorato nell’ hospitality, per me fu un nuovo lavoro ma imparai man mano a portare tre piatti anziché uno, a prendere ordini, insomma nessuno nasce imparato! Se hai la buona volontà e ti impegni puoi ottenere ciò che vuoi.
La cosa più bella è stata aver conosciuto persone che faranno per sempre parte della mia vita, senza di loro la mia esperienza non sarebbe stata la stessa. Luana che mi ha aiutato a inserirmi nel primo periodo in Australia e che mi trattava come una figlia insieme a Liliana, Alessio che è stata una persona molto importante per me, Selenia che era la mia coinquilina e che era come una sorella e infine Sonia e Alessandro, romani come me, che da clienti del ristorante dove lavoravo sono diventati dei grandi amici per me.