A grandissimi- issima richiesta l’esperienza di Stefano Bagnoli chef e pizza chef da 10 anni in Australia: “Sono originario di Roma, faccio il pizzaiolo ormai da 15 anni e ho studiato a Brisbane per diventare Chef: i viaggi sono stati sempre la mia passione! Nel 2014 ero in viaggio in Indonesia e ho conosciuto dei ragazzi italiani che facevano base in Australia e viaggiavano per il sud est asiatico. Avevo sempre sognato di andare a lavorare negli Stati Uniti, ma l’idea dell’Australia si è fatta subito spazio come meta alternativa più semplice.
All’inizio il mio progetto era solo quello di battere cassa e mettere da parte un pò di soldi per continuare a viaggiare, non pensavo che ci avrei costruito una vita e una carriera vera.
Il primo anno è stato un macello e un’avventura incredibile: sono arrivato a Melbourne e ovviamente come pizzaiolo esperto ho trovato subito lavoro… anche se non quello perfetto. Nel 2014 mi pagavano solo 18$aud l’ora (adesso un pizzaiolo ne prende 35) in una pizzeria orrenda falso italiana di nepalesi, ma è stata una gavetta importante e li ricordo con affetto!
Insieme ad un’amica mi sono poi avventurato a Cairns a cercare lavoro in farm, salvo poi trovare le banane “ammalate” con un batterio che aveva raso al suolo tutto, dopo vari tentativi, avventure, tempeste tropicali e coccodrilli siamo arrivati a Brisbane che orami il mio visto era in fine.
Allora ho pensato: “Ma adesso studio e mi qualifico come chef” e così è stato! Ovviamente un percorso duro e impegnativo. Ho studiato quasi 3 anni e ho fatto l’esame IELTS per la lingua Inglese. Approcciarsi allo studio vuol dire innanzitutto essere padrone della lingua e poi essere pronto al sacrificio. Devo dire che non mi è pesato e l’ho fatto volentieri e con interesse.
A Brisbane ho trovato la mia dimensione, un buon gruppo di amici, uno stile di vita che non mi fa mancare nulla. Ho trovato soddisfazione nel mio lavoro in sponsor presso una grande compagnia che ha molti ristoranti, per cui professionalmente ho imparato a fare molto e a capire come funziona un grande business.
A breve finirà il mio sponsor e avrò la sospirata residenza permanente.
Quando ho deciso di partire per l’Australia, inizialmente ho pensato al guadagno, perché sapevo che avrei guadagnato bene e fatto un’esperienza internazionale, non ero molto cosciente che sarebbe diventata la mia per così tanti anni e soprattutto il luogo dove avrei passato degli anni importantissimi della mia formazione personale e professionale, proprio dai 25 ai 35!
Ho tanti progetti per il futuro, cambio idea mille volte e faccio e disfaccio! Ovviamente penso spesso a tornare e fare qualcosa in Italia ad un certo punto, ma allo stesso tempo sto bene qui. Mi sento un cittadino del mondo, sono uno chef e un pizza chef, ho la cultura culinaria romana e la formazione in un ambiente di studio e di lavoro internazionale, questo mi permette di fare qualsiasi cosa in qualsiasi posto (nel mio settore intendo…ancora non mi candido al parlamento!), ho fiducia in me stesso, proprio quella che non mi ha dato molto l’Italia… purtroppo”.