
Questa settimana ospite del blog di Dreamin’Australia è Eleonora che all’alba dei 30 anni è partita da Caserta (e ci tiene a precisare dalla “Terra dei fuochi”) in cerca di avventura, di ispirazione e di sé stessa.
“In Italia andava tutto ok: lavoro, amici, le solite cose. Nè troppo male, né troppo bene, tutto un po’ “uguale”.
Quello che mi ha dato lo stimolo a partire è stata la rottura con il mio ragazzo con cui stavo da due anni e mezzo. Avevo bisogno di cambiare vita e rinascere. Ho scelto l’Australia, perché era il posto più lontano e con un clima favorevole…
Dall’inizio mi sono subito sentita a casa e il pensiero di lasciare questa tranquillità devo devo dire un po’ mi angoscia, perciò credo che ci rimarrò per un altro pochino (e dove cacchio vado dopo non lo so ancora!)
Il primo periodo e la scuola di Inglese
Il primo periodo ho deciso di passarlo ad imparare l’inglese, in modo da inserirmi gradatamente. La scuola è stata fondamentale per darmi le basi e la confidenza nel buttarmi ed interagire con gli altri. Sono stata investita da una moltitudine di culture diverse, ogni studente viene da un paese del mondo differente: una bella scoperta sono stati i sudamericani (che sono dei terroni aha-aha) e tutta la moltitudine dell’Asia (I giapponesi in particolare mi hanno conquistata). Gli australiani sono davvero diversi dagli europei, ci sembrano strampalati, sono molto tolleranti e disponibili: come quando siamo rimasti senza benzina in mezzo al nulla e un tipo ci ha dato un passaggio di un’ora in direzione opposta solo per farci un piacere!
E le farm?
Madonna le farm… una delle esperienze più belle della mia vita. Sono arrivata che neanche avrei pensato di poter mai vivere in una roulotte in campagna e adesso potrei dormire abbracciata ad un coccodrillo. Ti svegli di prima mattina, grande colazione per resistere tutto il giorno, torni a casa distrutto ma felice (non lo so perché ma sei felice!). Il cielo stellato la sera, la birra e le risate. Ti senti libero e amico di tutti. Ho lavorato in farm da Cairns ad Adelaide!
Il mio primo boss ogni tanto chiamava il beer time, tipo si cominciava a bere alle 15.00 e finivamo la notte. Il bagno della farm, era pieno di ragni velenosi, ma sono creature tranquille che si spaventano per prime e poi smetti di considerarle!
In cosa ti ha cambiato l’Australia
Mi sono aperta al mondo, questo credo che sia sta l’insegnamento più grande: ho allargato i miei orizzonti di essere umano.
Progetti futuri
Crearmi una carriera e vedere come si evolve, voglio crescere realmente, cioè aggiungere alla crescita personale anche quella di una carriera stabile. In Australia mi sono avvicinata al mondo dell’estetica e vorrei proseguire. Per adesso mi piace non avere progetti a lunghissimo termine!”